Angelo Lorenzetti, prima stagione a Trento e prima partecipazione al Mondiale per Club
Foto Trabalza
Trento, 16 ottobre 2016
E’ iniziata ufficialmente questo pomeriggio la settima avventura iridata di Trentino Volley. Attorno alle ore 16 i ventun componenti della comitiva gialloblù sono infatti partiti in pullman dal PalaTrento alla volta dell’Aeroporto di Malpensa, da dove poi voleranno a San Paolo, per prendere in seguito un altro volo prima di mettere piede a Belo Horizonte. La squadra raggiungerà il Sudamerica nella tarda mattinata di lunedì ed inizierà a lavorare in palestra martedì.
“Siamo pronti per disputare al meglio delle nostre attuali possibilità questa competizione – ha spiegato l’allenatore Angelo Lorenzetti nel corso dell’incontro tenuto con la stampa prima della partenza - . La squadra dal punto di vista fisico sta bene e sta iniziando a conoscere meglio il modo in cui vorrei che giocasse. D’ora in avanti non ci sarà più tempo per migliorare in allenamento; ci sarà spazio solo per giocare e dovremo poggiarci esclusivamente su quello che abbiamo costruito sin qui in palestra. Il nostro obiettivo è arrivare a giocare con il Sada Cruzeiro o lo Zenit Kazan, che sono due fra le migliori squadre del mondo, e capire a che livello siamo rispetto a loro. Potremo centrarlo, ovviamente, solo ottenendo la qualificazione alle semifinali del torneo iridato ed è quello che vogliamo fare. Personalmente sono davvero curioso di partecipare a questa manifestazione, di cui da anni sento molto parlare ma voglio sottolineare che andrò in Brasile per meriti altrui e quindi ringrazio tutti coloro che hanno permesso a Trentino Volley di poter di nuovo disputare il Mondiale per Club”.
“Il nostro girone è tutt’altro che semplice – ha proseguito l’allenatore della Diatec Trentino - . Il Minas Tenis Clube ha un rosa ricchissima di alternative e molto dotata nel fondamentale dell’attacco: dovremo essere bravi a contenerla ma non sarà semplice. Bolivar e UPCN sono due compagini che praticano un gioco molto intenso; la prima si poggia sulla potenza del suo opposto, l’australiano Edgar, mentre la seconda pratica una pallavolo tipicamente sudamericana, che si basa su ottime percentuali in cambiopalla e grande intensità difensiva, arricchita dalla regia di Vermiglio, che il pallone lo fa sempre viaggiare parecchio. Noi, invece, siamo una formazione che tocca tanto a muro, ma che deve trovare maggiore continuità in ricezione, anche se mi rendo conto che rispetto ad una volta sia più difficile farlo perché certi battitori in salto non ti permettono proprio di averla”.
Trentino Volley Srl
Ufficio Stampa